Archivi categoria: Nell’orto didattico

Un piccolo giardino per gli insetti

Standard

Con i bambini dell’asilo nido abbiamo fatto un piccolo giardino degli insetti.

Abbiamo scelto un angolo al sole del giardino e ci abbiamo messo un bancale. Tutti hanno aiutato a riempirlo di terra!

inizio2

Poi ci abbiamo messo tante piantine. Alcune profumate (finocchietto, ruta, menta, origano) e altre con grandi fiori colorati (aster, zinnie, verbena).

quasifinito2

Sulla pianta di finocchietto c’era un bruco di macaone, e in una settimana era cresciuto tantissimo! Poi è andato via … (qualcuno mi ha rivelato che un bambino l’ha disturbato un po’ troppo!).

Ora ci sono tante cavallette, coccinelle e altri abitanti. Aspettiamo che arrivino altri bruchini! Speriamo che la fioritura delle zinnie attiri qualche farfalla nel nostro giardino e che ci lasci qualche ovetto.

Se no sarà per l’anno prossimo…

coloriok123

La città dei lombrichi

Standard

I lombrichi vivono nella e della terra. La scavano, la mischiano, la rompono e soprattutto la arricchiscono producendo humus preziosissimo.

Sono i migliori alleati di ogni ortista, e permettono di comprendere come ogni forma di vita abbia il suo ruolo e possa essere un anello fondamentale anche per la nostra stessa esistenza.

Nell’orto sicuramente capita d’incontrarli, ma si può dedicare uno spazio apposta per loro: un’aiuola in cui non piantiamo niente per poter scavare liberamente alla cerca dei nostri amici lombrichi.

città lombrichi

Dobbiamo però creare l’ambiente ideale perché loro siano a loro agio e sia facile trovarli!

Nell’aiuola deve esserci tanto nutrimento per loro, quindi una terra arricchita di materiale organico (foglie, i resti delle pulizie delle altre aiuole).

Un trucco per trovarli facilmente e mettere nell’aiuola alcuni mattoni e vasi, magari di fiori: così non solo abbelliamo quest’angolo dell’orto, ma creiamo sotto i vasi uno spazio protetto dalla luce e sempre umido dove i lombrichi (e tanti altri insetti) si andranno a rifugiare e i bimbi potranno osservarli con facilità.

Il resto del terreno dobbiamo coprirlo con una coperta che sia fonte di cibo e di protezione dai raggi del sole: si chiama pacciamatura e ne possiamo fare una naturale raccogliendo foglie secche e rametti nel bosco e usarle per coprire tutto.

Non dimentichiamoci di fare un cartello che indichi che questa aiuola è abitata dai lombrichi!

Per conoscere e studiare i lombrichi ci sono poi altre attività possibili:

Consigli per un orto didattico

Standard

Da una parte i bambini imparano tantissimo vedendoci fare le cose e facendole con noi, aiutando come possono e poi pian piano prendendo sempre più confidenza e iniziativa. Sembrerebbe naturale quindi  fare semplicemente un orto insieme a loro e il gioco è fatto.

In realtà ci sono contesti, come la scuola, dove ci sono particolari esigenze da tenere in considerazione (per esempio che l’orto sarà utilizzato presumibilmente da molti bambini contemporaneamente e con una frequenza non costante). Inoltre molti adulti, genitori e insegnanti, si accingono a fare l’orto con i bambini senza avere loro stessi una lunga consuetudine e hanno quindi bisogno di informazioni e suggerimenti.

In ultimo l’orto con i bambini può essere lo spunto per stimolare molti tipi di apprendimento, se si sanno cogliere tutte le occasioni che offre.

Insomma non è così scontato creare un orto didattico e nella mia esperienza bisogna prestare attenzione ad alcuni aspetti particolari, per far sì che i bambini facciano autonomamente il più possibile e ricavino dall’attività più soddisfazione. Infatti trovando i procedimenti giusti si può fare in modo che i bambini anche alle prime esperienze facciano un orto ben fatto, bello da vedere e soprattutto in cui le piante crescano davvero!

Progetto dell’orto

Oltre alle considerazioni agricole di base (orientamento, esposizione, successioni),  tenete conto che è meglio fare aiuole piccole, per cui i bambini possano iniziare e finire i lavori di un’aiuola in un tempo ragionevole e abbiano quindi la soddisfazione di vedere il lavoro finito e ben fatto. Inoltre fate i camminamenti più larghi del normale, sia per poterci far stare più bambini (per esempio una classe) sia per non doversi preoccupare che i bambini non camminino sulle aiuole già seminate.

orto12

Attrezzi

E’ utile avere degli attrezzi di misura adatta all’età dei bambini, anche le semplici palette, zappette e rastrellini piccoli vanno bene. Non è scontato però che le sappiano usare, per cui prima di iniziare a pensare a semine e trapianti è utile individuare un’angolo dell’orto per esercitarsi a fare buche, rivoltare il terreno, rompere zolle e creare piccole prode rialzate di dimensioni e forme a piacere. Se è possibile io lascerei sempre un’aiuola dedicata a queste attività di “riscaldamento” che sostengono lo sviluppo della manualità in generale e renderanno più facili le attività di semina e trapianto.

Semine

Tenere fra le dita un piccolo seme non è facile per i bambini più piccoli, conviene scegliere all’inizio verdure dal seme grosso, dalle fave ai piselli, al massimo fino agli spinaci o ravanelli. Ogni tipo di semina presenta poi difficoltà diverse:

la semina a file o a buchette: seguire una linea dritta immaginaria da una parte all’altra dell’aiuola richiede un coordinamento occhio mano e una visione d’insieme generale che spesso non hanno neanche gli adulti. Una soluzione veloce è che l’adulto segni prima i punti dove mettere i semi piantando un bastoncino o mettendo un altro contrassegno: in realtà non è detto che sia sufficiente ed è più utile trovare un procedimento che permetta ai bambini di fare tutto loro. Ad esempio tirare uno spago, legato a due paletti, che crei una linea dritta da seguire per la semina: per farlo i bambini dovranno collaborare tra di loro, dandosi ruoli diversi e aiutandosi a vicenda.

la semina a spaglio: anche per questo tipo di semina io penserei ad un’attività di riscaldamento, per esercitare la manualità che serve per spargere i semi in modo più o meno regolare all’interno dell’aiuola. Per esempio stendere un cartoncino bianco per terra e provare a spargere qualcosa di colorato come coriandoli, o riso nero oppure i semi stessi. Facendolo direttamente nell’orto è difficile distinguere i semi dalla terra e i bambini spesso non riescono neanche a rendersi ben conto di cosa sono riusciti a fare.

Trapianti

I trapianti sono più facili e hanno il vantaggio che il bambino può vedere subito il risultato: infatti ogni volta che si fanno delle attività nell’orto prevederei sia semine che trapianti.

orto22

Tempi di germinazione e raccolta

Attenzione a a fare bene i conti con i tempi di germinazione e raccolta: se la germinazione è molto lunga (per esempio il prezzemolo) seminatelo insieme a qualcosa che invece germina in fretta (per esempio il ravanello, che probabilmente potrete già raccogliere quando ancora del prezzemolo si vedono solo le prime timide foglioline); se è un orto scolastico tenete conto che d’estate non ci saranno i bambini a scuola: pomodori e patate non sono la scelta ottimale…

Innaffiare

Questa parte entusiasma i bambini… anche troppo! Semenzai e aiuole finite rischiano di essere sconvolte da uno tsunami se non si attuano alcune precauzioni: l’innaffiatoio e la canna classici rendono difficile la regolazione del flusso d’acqua per i bambini. Le prime volte meglio farli innaffiare con le mani, se l’aiuola è piccola, o con innaffiatoi ricavati da contenitori bucati.

Pacciamare

La pacciamatura non solo è utilissima per le piante, ma è un’attività facile e divertente per i bambini. Si può fare con paglia, ma anche con legnetti secchi, foglie, i resti delle potature triturati. Si può far raccogliere il materiale ai bambini, farlo preparare e metterlo sulle aiuole: esplorare, manipolare e costruire sono giochi che coinvolgono i bambini a tutte le età!

Cartellini di identificazione

Il mio consiglio è di preparare prima i cartellini che indicheranno le varietà seminate: è fondamentale metterli appena l’attività è finita, se no sorgeranno subito dubbi e confusioni e veri e propri pasticci se l’orto è condiviso con altre persone. Possono essere molto funzionali o artistici, già pronti o da inventare con materiali di recupero, indicare solo le informazioni di base (nome comune e data) o indicazioni ulteriori: a seconda del tempo a disposizione e dell’età ci si può sbizzarrire. Come tutte le altre attività di preparazione inoltre contribuirà a creare attesa e entusiasmo per la nuova avventura!

orto32Queste sono solo alcuni degli accorgimenti che ho imparato con l’esperienza. E voi che problemi e che soddisfazioni avete avuto facendo l’orto con e per i bambini?

Se volete un progetto per l’orto didattico della vostra scuola contattatemi!