L’educazione ambientale è ogni percorso in cui la strada non è già completamente mappata, aperto a accogliere ciò che arriva da fuori, l’imprevisto.
L’educazione ambientale è ogni esperienza che indaga le relazioni, tra noi, gli altri, gli esseri viventi che ci circondano, la materia, gli elementi.
L’educazione ambientale è ogni vissuto che si interroga sul prima e il dopo, sull’origine e le conseguenze, che include le dimensioni del passato e del futuro.
L’educazione ambientale è guardare, toccare, annusare, ascoltare, assaggiare, aprirsi a sperimentare il mondo intorno a noi nella sua diversità e ricchezza.
L’educazione ambientale è mettersi alla prova in prima persona, usare il corpo e la mente per creare e trasformare il nostro mondo e la nostra vita.
Orizzonti
Tutte le attività e le riflessioni che propongo si ispirano a 6 principi fondamentali:
1. L’importante è sperimentare! Non dò istruzioni da seguire alla lettera, ma spunti, idee e suggerimenti da reinterpretare secondo i gusti e le abilità di ciascuno.
2. Fare cose belle dà soddisfazione, ma non sempre è possibile. Se scoprite qualcosa di nuovo, imparate un trucco, provate un materiale che non conoscevate ne è valsa comunque la pena.
3. Teniamo i piedi ben piantati per terra: usare la fantasia sempre, ma senza mai dimenticare che la materia stessa di cui siamo fatti è acqua, terra, sole e aria; è assolutamente fondamentale non sprecare le risorse naturali e non contaminare l’ambiente.
4. Non siamo soli al mondo: ci sono altre persone, culture, specie viventi e confrontarsi con l’altro è il migliore (l’unico?) modo per crescere.
5. L’identità di ciascuno è complessa e multiforme, va rispettata e non si può mai ridurre a stereotipi (soprattutto quelli di genere, i miei spreferiti).
6. Ogni relazione è potenzialmente violenta, soprattutto quelle educative che presuppongono soggetti in posizioni diverse: praticare la non-violenza sempre, a partire da una comunicazione pacifica e costruttiva.